
CONQUISTATO IL TERZO POSTO A "SCATTO POSITIVO. L'ALTRO LATO DEL MIO LAVORO"
I nostri allievi hanno partecipato al concorso fotografico “Scatto positivo 3. L’altro lato del mio lavoro". Il concorso, ormai giunto alla sua terza edizione, è promosso dall’Arcidiocesi di Torino – Pastorale Sociale e del Lavoro, in collaborazione con la Fondazione Don Mario Operti, Progetto Policoro Diocesi di Torino, Cna Torino, AIPEC, Gi.O.C., Azione Cattolica, ACLI.
L’iniziativa invitava a raccontare in modo rappresentativo e semplice, attraverso immagini, parole chiave o metafore il senso del lavoro e delle relazioni che ne scaturiscono. Vi erano due categorie : Adulti (dai 30 anni in su) e Giovani (dai 17 ai 29 anni). I nostri allievi hanno partecipato ad entrambe e hanno avuto l'onore di classificarsi al terzo posto nella Categoria Adulti con la foto "Sostenibilità collaborativa" che ritrae Denise e Gabriele uniti in un abbraccio che simboleggia la loro relazione professionale.
L'obiettivo dello scatto è concedere una riflessione sullo stereotipo ormai diffuso del lavoro che al giorno d'oggi crea ancora disparità di genere. In questa foto la figura femminile stringe nella mano alcuni utensili meccanici tipicamente associati al lavoro manuale e alla forza e il ragazzo tiene in mano un fiore. La foto evidenzia la collaborazione tra i due individui. La ragazza e il ragazzo lavorano insieme, unendo le loro forze e competenze per un obiettivo comune. Questo può rappresentare la sinergia che si crea quando diverse competenze e prospettive vengono combinate per raggiungere un risultato migliore.
Anche se non c'è un abbraccio fisico, l'atto di tenere insieme il fiore con gli strumenti rappresenta una forma di abbraccio simbolico nel contesto del lavoro e della cooperazione. Indica che entrambe le persone si sostengono a vicenda e lavorano fianco a fianco.
In sintesi, la foto trasmette un messaggio positivo di unità, cooperazione e parità, mostrando come due persone possano lavorare insieme e contribuire in modo uguale, indipendentemente dai ruoli tradizionali di genere.
Un ringraziamento speciale al professor Beinat che ha gestito eccellentemente il contest fotografico e a Denise e Gabriele che si sono prestati al progetto.